Mamme che costrette a lasciare il lavoro perché non riescono ad ottenere il part-time, papà che ritornano a casa alle 9 di sera lasciando i figli “orfani” e le mogli “vedove” da lavoro. Perché la nostra società si apra sempre più ad accogliere la vita, i bambini, il futuro é necessario da parte di aziende e politica un ripensamento serio della figura del lavoratore, che non può essere scissa dalla sua famiglia. Per il bene del futuro di tutti.
dalla redazione del sito Associazione Nazionale Famiglie Numerose
CI tenevo a sottolineare quest’importante messaggio che forse cela un grave problema della nostra società , parlo della scissione tra lavoro e famiglia. In antichità il lavoro si svolgeva dentro la famiglia dando l’opportunità ai figli di crescere ed imparare i valori e le professioni che in futuro avrebbero potuto abbracciare. Oggi invece siamo sempre più separati dal lavoro ,siamo costretti a muoverci , a viaggiare a spostarci ogni momento (“VIVIAMO IN SCATOLE DI LATTA PER METà DELLA NOSTRA VITA!” vorrei urlare , con allusione ai mezzi di trasporto), i figli crescono davanti alla TV che trasmette 24/24 senza nessun ritegno o in mano a persone sconosciute. Si è persa la figura dei Nonni (o no?), importante punto fisso delle famiglie di oggi.VI invito a riflettere su ciò e a riconsiderare la scelta o il cambio(per chi fortunatamente ha l’opportunità) del lavoro in funzione anche della presenza in famiglia.
Impegnamoci a non creare famiglie scisse allo sbaraglio , vedove o orfani da lavoro.
Per il bene nostro e della società.
Levia.
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